
Un evento unico nel suo genere capace di elevare il valore dello sport come antidoto della malattia e prezioso strumento di inclusione sociale.
Un torneo in cui vincono moralmente tutti.
È la Winners Cup, il torneo italiano di calcio giovanile dedicato a squadre legate a reparti di Oncologia Pediatrica, a cui ha aderito anche il gruppo degli Stranger Teens, costituito dagli adolescenti ricoverati nel Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova.
Appuntamento sabato 13 maggio a Milano, presso il KONAMI Youth Development Centre, casa del Settore giovanile nerazzurro italiano, che ha accolto 250 ragazze e ragazzi di età compresa tra 15 e 20 anni, pazienti in cura o fuori terapia da non più di tre anni, accomunati dalla passione per lo sport e dall’essere, o essere stati, in cura presso uno dei circa trenta centri di oncologia pediatrica italiani ed europei coinvolti.
I ragazzi, divisi in dieci squadre italiane e sei europee (Francia, Germania, Spagna, Grecia, Belgio, Olanda) si sono sfidati in quattro gironi da quattro squadre. Gli Stranger Teens hanno vinto la prima partita contro la Francia, poi la seconda contro il Bologna-Modena e infine hanno perso contro il Milano-Monza, non classificandosi per la semifinale.
Una festa meravigliosa per ragazze e ragazzi che stanno passando, o che hanno passato, un periodo difficile, iniziata venerdì 12 maggio quando i ragazzi sono stati accolti dal Vice President nerazzurro Javier Zanetti, proseguita poi con i tornei e con l’incontro della Primavera nerazzurra e il coach Cristian Chivu.
Ideata dal dottor Andrea Ferrari, oncologo pediatra dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, in collaborazione con FC Internazionale Milano e Centro Sportivo Italiano – Comitato di Milano, la Winners Cup permette di emozionarsi nel vedere correre e ridere insieme, a volte arrabbiarsi per un palo o un rigore, moltissimi ragazzi con storie diverse, e di innalzare un grande inno alla vita, attirando l’attenzione di tutti sul fatto che gli adolescenti sono pazienti particolari, in un’età di mezzo tra l’oncologia pediatrica e quella dell’adulto, e sottolineando quindi la necessità di centri e progetti dedicati, pensati per loro.
Progetto finanziato dalla Regione del Veneto con le risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

